Shopping Time!

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~Lea
CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 17:58




KYLIE FABRAY link
Il brutto di venire a far spese con Sadie Fabray è che non sai mai quando ti ritirerai.
Ed eccomi qui, seduta davanti all'entrata del centro commerciale da più di mezz'ora, sperando che mia madre mi raggiunga al più presto. Non è difficile capire che sono di pessimo umore, il broncio annoiato che ho sul viso ne è la prova schiacciante. Do un'ennesima occhiata al cellulare che ho tra le mani, guardandomi ancora intorno.. ma niente!
Indosso un paio di jeans lunghi, le mie amate Nike ai piedi, e una semplice T-shirt rosa. Col caldo che c'è ho legato i capelli in una coda di cavallo un po' disordinata.. non a caso alcune ciocche continuano a cascarmi sugli occhi.
Le voci della gente risuonano nelle mie orecchie.. molte persone affollano l'entrata del Centro commerciale.. ma di mia madre e mio fratello Henry ancora nessuna traccia.

~ Credits to © puciotta



Edited by ~Lea - 21/7/2012, 17:01
 
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- hatchi -
CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 18:32




Kaya Aviva Adler

Caos. Possibile che in quel posto doveva esserci così tanto rumore e così tanta folla. Odiavo i posti affollati. Mi facevano venire voglia di una sigaretta. Ma non si poteva fumare. Nel centro commerciale è vietato fumare. E ancor di più lo era nel reparto jeans della boutique di mia sorella. Si. Perchè il posto dove lavoravo non era mio. Sulla carta lo era, certo. Ma puoi definire tuo un posto dove lavori ma non vedi un centesimo? Ne dubito.
Con una mano scesi a toccarmi la tasca dei jeans. Vuota. Già! Quello era il posto dove in genere tenevo le sigarette. Ma la divisa del negozio prevedeva jeans neri attillati e camicia bianca. Evviva l'originalità! Inutile dire che le sigarette tutto erano fuorchè previste! E poi a mia sorella sarebbe venuto una crisi isteria al sol sentirne l'odore.
Ebbene si. Il naso di Carol Adler era di parecchio migliore di quello di un cane. fiutava il tabacco a chilometri di distanza. Aveva trovato e conficcato solo quindici pacchetti da venti nelle ultime due settimane! E io avevo bisogno di una sigaretta. Ne avevo solo una e il pacchetto era al sicoro lontano dal naso di mia sorella.
Ma quando si parla del diavolo...Eccola li. Venire come una furia verso di me.
Ma che cavolo vorrà ora? pensai sbuffando.
Mia sorella si fermò di fronte a me sbraitando. Da brava la ignorai. Come faceva sempre. Parlava del lavoro. Si. Giusto. Lavoro. Quello che in teoria avrei dovuto fare. Me lo aveva detto negli spogliatoi, ma avevo dimenticato cosa.
Cavolo! Le ,agliette nel magazzino!
Carol ancora parlava, ma io le diedi le spalle per entrare nel magazzino. Lo scatolo era proprio di fronte a me. E c'era il mio nome sul pacco. Tipico! La aprii. Rosa. Merletti. Erano ovunque. Erano orribili!
Ne presi una pila e le portai fuori alla ricerca dello stand giusto!

 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 18:48




KYLIE FABRAY link
Sbuffavo.. sbuffavo.. e sbuffavo ancora!
Ma dove diavolo si è cacciata? era l'unico pensiero che accompagnava il mio continuo e insistente sbuffare. Inutile dire che ero annoiata a morte, ma avevo imparato una nuova regola di sopravvivenza per la mia nuova vita a Lima: non tornare al centro commerciale con mamma!
A lei piace girare per negozi, sopratutto in posti nuovi.. a me no! Sentivo su di me gli occhi degli altri ragazzi che mi passano davanti, e questo già bastava a farmi sentire in imbarazzo.
Sono paranoica? Si.. ma dopo essermi fatta vedere in giro con mia madre, a soli due giorni dal mio arrivo qui e per giunta nel luogo più affollato della città..è normale esserlo.
Diedi una nuova occhiata al telefono, constatando che ormai era passata più di un ora. Dovevo andarla a cercare.
Si sarà persa.. sicuramente! pensai, alzandomi dalla panca dove ero seduta. Iniziai ad avanzare, giungendo di fronte al negozio di abbigliamento dove era entrata mia madre prima. Varcai la soglia, restando tra l'interno e l'esterno, allungando lo sguardo alla sua ricerca.

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Edited by ~Lea - 21/7/2012, 17:00
 
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CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 19:05




Kaya Aviva Adler

Trovai infine lo stand. Ovviamente era quello più distante dal magazzino. Evvai! Posai pesantemente le magliette e tornai indietro. Mi aspettava un lungo lungo tragitto, avanti e indietro, finchè tutto quell'ammasso di merletti orsa non sarebbe stato tutto riposto negli scaffali.
Che poi ancora mi sfuggiva perchè vendevamo orrori simili. Insomma, chi poteva desiderare roba così? Solo degenerati!
Arrivai con la seconda pila di magliette. Una donna ostacolava la vista.
Oh mamma! Aveva in mano uno di quegli orrori che stavo sistemando. Ma si può avere tanto cattivo gusto?
Scansai la signora e sistemai al suo posto anche la seconda fila. La terza che presi era parecchio più grossa delle precedenti. Volevo solo finire il prima possibile. Peccato che tutto quel rosa mi oscurava la vista. Non vedevo dove andavo. E andai a sbattere.
Alcune magliette mi caddero dalle mani e la vista si fece più chiara.
Avevo sbagliato strada! Invece di andare verso lo stand, nella zona est del negozio, ero andata verso sud, verso l'uscita. E proprio li mi ero scontrata con una ragazzina.
Lo scrutai senza preoccuparmi di raccogliere gli indumenti caduti. Era bruna. Circa la mia età.
Finii la radiografia e recuperai le maglie.
Non si può sostare all'ingresso. le dissi brusca. Intralcia le clienti.

 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 19:19




KYLIE FABRAY link
Diedi un'attenta occhiata intorno, esaminando ogni singolo cliente all'interno del loco. Nulla.. di mia madre non trovai nulla!
Santo cielo! Dove si sarà andata a ficcare?!? pensai, sbuffando ancora con maggiore nervosismo.
Stavo ancora là in piedi, tra l'entrata e l'uscita del negozio. Non avevo idea di cosa dover fare, e adesso volevo solamente tornare a casa e buttarmi sul letto.
Sarà nei camerini.. pensai tra me, giusto per non scoraggiarmi. A distrarmi dai miei ragionamenti fu la voce di una ragazza, una dipendente del negozio probabilmente.
Oh, mi scusi! le dissi, con gli occhi un po' sgranati. vidi le magliette cadute a terra e mi piegai anch'io, raccogliendone un paio. Lo diedi alla ragazza, abbozzando un lieve sorriso.
La guardai un attimo in viso, aveva più o meno la mia età anche se dimostrava qualche anno in più.
Hai visto una donna coi capelli lunghi e bruni, abbastanza alta e robusta.. occhi scuri, insieme ad un bambino di nove anni? le domandai poi, usando comodamente il tu. Dovevo trovare mia madre e Henry..

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Edited by ~Lea - 21/7/2012, 16:59
 
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CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 20:24

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Clare Waldorf

Quando suo zio le aveva dato la bellissima notizia che a Lima esisteva un centro commerciale non ci aveva pensato due volte ad andarci, lo shopping l'avrebbe rilassata sicuramente. Da quanto era arrivata era rimasta sconvolta da quanto Lima fosse una città noiosa! E ancora più noiosa era senza il suo adorato cugino, almeno però viveva con suo zio che era una persona tranquilla.
Come diamine faceva mio cugino a resistere qui? Beato lui che ora è a New York
Era appena scesa dalla macchina ringraziando lo zio che l'aveva accompagnata e promettendogli di chiamarlo appena aveva finito; non era abituata a tante attenzioni ma le faceva piacere sapere che lo zio le voleva bene.
Vediamo come è questo centro commerciale!
Entrò dentro e rimase per qualche secondo ferma per osservarlo, beh non era di certo come quelli di New York ma si aspettava di peggio. Si guardò intorno e poi optò per un negozio, non era uno dei tipici negozi dove andava anzi non era mai entrata in un negozio che non vendesse marche importanti ma era troppo curiosa.
Scusate per interrompere il vostro dialogo ma mi bloccate il passaggio sfoderò il suo solito sorriso beffardo e poi osservo le due ragazze, erano vestiti in modo veramente troppo semplice.
 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 20/7/2012, 20:38




KYLIE FABRAY link
Diedi alla ragazza il paio di magliette che avevo raccolto da terra, sorridendole con garbo e fare amichevole.
Non avevo ancora fatto amicizia qui a Lima, e questo mi sembrava almeno un inizio. Ma infondo.. di tempo per farmi degli amici ne avevo eccome.. ero arrivata solo da un paio di giorni!
Scrutai quella ragazza con attenzione e in modo rapido, quasi per potermi ricordare di lei semmai l'avessi incontrata ancora. Le parole di un'altra ragazza giunsero al mio udito. Rapidamente mi voltai verso la sua direzione, sgranando appena gli occhi. Non ricordavo neppure di stare ancora davanti all'entrata.
Scusi.. le dissi. Distolsi un attimo lo sguardo, alzandomi. Sistemai un po' la maglietta, e con la destra spostai dietro l'orecchio una ciocca sfuggita alla coda di cavallo.
Mi levai dall'entrata del negozio, osservando per un attimo quella ragazza appena entrata.
Sarà ricca.. sicuramente.. pensai.
Ma adesso avevo altri problemi.. mi toccava andare alla ricerca di mia madre e Henry se non volevo passare la notte nel parcheggio del centro commerciale!

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Edited by ~Lea - 21/7/2012, 16:58
 
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CAT_IMG Posted on 21/7/2012, 15:19




Kaya Aviva Adler

La ragazza sembrò dispiaciuta di essermi venuta contro. Perchè dal mio punto di vista era lei che mi era venuta contro!Insomma! Io avevo tutto il diritto di essere li e sbagliare strada. Era lei che era al posto sbagliato.
Con questa convinzione nella mia mente finii di raccogliere gli indumenti sul pavimento e quelli dalle mani della moretta. Ora avrei dovuto ripiegarle. Oppure... Idea malefica! Se le avessi appallottolate e sistemate in fondo alla pila... Forse nessuno lo avrebbe notato.
Guardai per la seconda volta male la ragazza quando mi chiese informazioni. Insomma, cosa credeva di aver di fronte? Un centralino per le informazioni?
Ero li per lavorare. Non passavo il mio prezioso tempo a guardare le persone. E anche se fosse, in quel negozio, a una rapida occhiata, le donne descritte da lei erano circa la metà! Come diamine facevo a capire chi cercava?
Non feci nemmeno in tempo a decidere se rispondere o ignorare la domanda che un'altra ragazza si era avvicinata chiedendo di passare e accusandoci di impedirle di entrare. E io cosa avevo appena fatto con la bruna?
Anche la nuova era bruna, ma apparentemente più arrogante. Lo dimostrava il suo sorriso sornione e beffardo. Per non parlare del modo in cui guardava i nostri vestiti. Faceva venir voglia di urlarle in faccia qualcosa. Qualsiasi cosa pur di levarle quell'espressione dal volto!
La prima ragazza chiese immediatamente scusa, ma io non mi piegavo tanto facilmente. Non mi spostai di un minuto guardandola dall'alto al basso. E potevo permettermelo. Le passavo una spanna abbondante!

 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 21/7/2012, 15:49




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Sapevo bene di essere un po’ invadente, e al primo impatto la ragazza non mi sembrò proprio il tipo da chiacchiere e sorrisi. Ad ogni modo, avevo incontrato qualcuno, perché farmi scappare l’occasione di sapere qualcos’altro sulla mia nuova scuola. Osservai i suoi movimenti, senza dir nulla. Almeno si era voltata verso di me, buon segno? Forse no. Forse voleva solo vedere se ero ancora lì o no. Portai lo sguardo sulla ragazza di prima. La guardai, con maggiore attenzione rispetto a prima. Si, non c’erano dubbi, era ricca. Ne approfittai, mentre Kaya le parlava, per sistemare un’altra ciocca di capelli che tendeva a cascarmi sugli occhi, in un gesto discreto e un po’ timido.
Sorrisi verso la ragazza, quella più snob, abbozzando giusto un lieve sorriso per attenuare la circostanza. Sentendo le parole di Kaya riportai gli occhi su di lei.
Io sono appena arrivata.. verrò anch’io al McKinley.. le dissi, benché sapevo naturalmente che l’aveva capito, giusto per continuare la conversazione.

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Edited by ~Lea - 23/7/2012, 21:21
 
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CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 10:53




Kaya Aviva Adler

La nuova tipa, quella snob, non sembrò batter ciglio. Non subito almeno. Inutile dire che io non le avrei dato corda.
Mi stupì che neanche l'altra ragazza lo fece.
In genere tipi come quella attirano ragazze e ragazzi come api col polline. Irradiano superiorità da tutti i pori. Inutile dire che le persone idiote ne rimangono talmente affascinati da ritenerli esseri divini e superiori. Ne consegue che si piegano fino a diventare gli zerbini dei suddetti.
Questo solo per piacergli e illudersi di far parte dell'esclusivo gruppo che insieme creano. Inutile dire che la stragrande maggioranza di tipe così finisce per riempire le fila, già sovrabbondanti, di Cheerios.
Ero in quella scuola da soli due anni e non avevo mai visto una Cheerios che fosse anche gentile. Forse solo Brittany, ma era un anno fa, si era già diplomata, e molto probabilmente era gentile perchè le mancavano parecchi neuroni. A parte lei, tutte ragazze piene di se, che se ne andavano in giro per i corridoi della scuola a sculettare a testa alta. "Io sono migliore di voi" sembravano ripetere mentre avanzavano nel centro del corridoio come se la scuola fosse la loro. Come se una divisa rossa che non lasciava molto spazio all'immaginazione potesse dar loro i super poteri.
E i capitani? I peggiori! Tutte a uccidersi per quel ruolo per poi diventare la più grande stronza del Mc Kinley. Io da quando ero li, ne ricordavo solo due. Santana, quella dei miei primi due anno, ma ormai diplomata. Luka. La nuova ultra montata capo dei Cheerios.
Una frase mi riportò alla realtà. Era una domanda che mi trascinò via dai corridoi affollati di divise rosse e mi portò nuovamente nel negozio del centro commerciale, dove indossavo una orrenda divisa e reggevo una pila di maglie rosa.
Se prima avevo provato un minimo di interesse verso la ragazza che ignorava la NuovaArrivata-ProbabileCheerios, anche se a scuola non la avevo mai vista, ora quella tipa aveva perso parecchi punti.
Insomma. Indosso una divisa, porto tra le braccia pile e pile di magliette. Avevo persino una targhetta col nome!
La scrutai come per dire: A te che sembra?

 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 18:01




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Ero abbastanza imbarazzata. Oltre che consapevole che la domanda posta alla commessa del negozio era piuttosto idiota. Sono così, quando non so cosa dire o fare, sparo qualche cosa senza senso. Presi un bel respiro, iniziando a picchiettare un po’ il cellulare che stringevo nella destra, sul palmo della mancina. Mi riguardai un po’ attorno, soffermandomi giusto qualche attimo sulla ragazza ricca. Spostai in fretta gli occhi sull’altra, vedendo quell’occhiata. Abbozzai un sorrisetto un po' impacciato, che però resi subito divertito e più allegro.Ridacchiai leggermente con fare divertito poi.
Beh.. comunque, io sono Kylie.. sfoggiai un largo sorriso amichevole. Sì, ero contenta tutto sommato. Stavo facendo amicizia con qualcuno.. o almeno ci stavo provando.

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Edited by ~Lea - 23/7/2012, 19:10
 
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CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 18:04

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CLARE WALDORF

Riuscì ad entrare nel negozio, ovviamente era come si aspettava: un negozietto tipico per una città noiosa come Lima. Iniziò a guardare qualche vestito fingendo interesse e cercò di non allontanarsi dalle due ragazze, vivere in un quartiere dove nessuno si faceva gli affari propri l'aveva fatta diventare una ragazza curiosa e se non voleva morire di noia in Ohio doveva accontentarsi di sentire un discorso tra due ragazze. Forse era un discorso noioso o forse avrebbe scoperto qualcosa magari riguardo la nuova scuola in cui andava, non che le interessasse molto se loro erano in quella scuola perchè tanto non le avrebbe notate se erano alla base della piramide sociale.
Però non sono male come vestiti, di certo però non sono nemmeno paragonabili a quelli che fa la mia famiglia e un giorno li farò anche io.
Sorrise senza accorgersene pensando al suo sogno di ereditare l'atelier di famiglia e diventare anche famosa come cantante e attrice, si forse era un sogno troppo ambizioso ma lei era così e non si sarebbe tirata indietro per nulla al mondo.
 
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CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 19:01




Kaya Aviva Adler

La Forse-Cheerios alla fine era entrata ignorandoci. Si. La perfetta Cheerios snob.
Decisi quindi di tornare a lavorare. Le magliette pesavano. Mi avviai quindi verso lo scaffale. Non era molto distante.
La voce della ragazzina mi seguiva anche li.
No! Decisamente non si poteva lavorare quel giorno. Fortunatamente non era pienissimo il negozio. Meno del solito per lo meno!
Dopo la figuraccia la tipa si presentò.
Si, era un buon modo per rimediare. Dire il proprio nome. Ora però avrei dovuto dire il mio. Saebbe stato scortese.
Maledetto il giorno in cui mamma e papà mi hanno insegnato ad essere sempre carina, gentile ed educata.
Fino a quel momento non ero stata carina, ne tanto meno gentile. Da qualche anno non era più nelle mie corde. Non mi usciva più spontaneo! Ma ero ancora educata. Ogni tanto. Se ne avevo voglia.
Kaya. risposi iniziando a impilare le magliette sullo scaffale. Mi chiamo Kaya.

Per non perdere la testa vi va di fare i turni a rispondere? così nessuno perde il filo.

Se siete d'accordo i turni sarebbero:
Kaya (dato che ho appena postato)
Kylie (che è quella che non posta da più tempo)
Clare (dato che ha postato prima di me)

Se siete d'accordo li seguiamo, altrimenti continuiamo a fare come stiamo facendo fino ad ora. :)

 
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~Lea
CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 19:17




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Le sorrisi con gentilezza, ma nel vedere che I suoi modi non s’addolcivano, lentamente e senza che me ne accorgessi le mie labbra ritornarono in posizione normale. Constatai che Lima era diversa da Lisbon Falls. Potevano essere entrambe città di provincia, non molto grandi, ma Lima sembrava New York al confronto con il mio vecchio e amato paesino. Lì tutti conoscono tutti, si è come una grande famiglia. Sospirai tra me, parlare così con una persona a Lisbon Falls poteva sembrare carino.. ma forse a Lima era considerato da idioti.
Ecco.. la mia prima figuraccia a Lima!! pensai, mordendomi l’interno del labbro inferiore.
Eppure cosa potevo fare, cercare mia madre? Poteva essere ovunque, e poi.. l’avevo aspettata fin troppo. In più volevo sapere qualcosa, la mia instancabile curiosità me lo imponeva. Non tanto sulla ragazza, più su Lima in generale, sulla gente e sulla scuola.
Vai al McKinley? le chiesi, con voce cortese, già pronta ad allontanarmi nel caso la ragazza si fosse infastidita ancor di più.

~ Credits to © puciotta


Sisi, va benissimo :)
 
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CAT_IMG Posted on 23/7/2012, 19:36

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CLARE WALDORF

Sorrise divertita, la ragazza che si era presentata per prima era veramente spaesata e impacciata le faceva quasi tenerezza, mentre la commessa sembrava abbastanza infastidita; Clare alzò lo sguardo quando sentì la domanda della ragazza, si voltò leggermente verso le ragazze, questo si che le interessava! Sicuramente però non avrebbe scoperto niente di interessante, non sembravano ragazze da pettegolezzi.
Peccato, mi sto annoiando a morte! Vabbè meglio di niente, saprò qualcosa sulla nuova scuola.
Suo cugino le aveva parlato del McKinley, non riusciva a capire come una persona come lui potesse far parte degli sfigati e come il glee club fosse un'attività da "gente di poca fama" per essere gentili. Forse il fatto che adorasse suo cugino non le permetteva di capire, forse le persone a Lima avevano un modo diverso di pensare, erano di mentalità meno aperta rispetto a New York su questo non c'era dubbi.
Mai, mai giudicare una persona dai sentimenti! Finisce sempre male quando l'affetto si mette in mezzo ma per mio cugino e la sua famiglia posso fare un'eccezione.
 
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